Interviste

Intervista al Prof. Antonio Magi

Il Prof. Antonio Magi, noto professionista specializzato in diagnostica senologica, opera a Roma presso il Dipartimento di Diagnostica di Immagini della ASL RM A ed è tra i massimi esperti nel settore, opera esclusivamente presso la struttura pubblica del Centro di Diagnostica Senologica della Azienda Sanitaria Locale, nel Presidio di Largo Rovani.

 

Prof. Magi, il carcinoma del seno è ancora il più diffuso tra le donne?

“Sì. L’incidenza permane alta: una donna ogni otto sviluppa un tumore al seno. La differenza rispetto al passato è che le guarigioni oggi sono percentualmente altissime. Non solo, ma anche l’aspetto estetico è diventato un elemento di attenzione per il chirurgo: la tecnica introdotta per primo dal Prof. Umberto Veronesi, universalmente nota come “Quadrantectomia secondo Veronesi” mira a preservare il seno, anziché asportarlo come si faceva una volta e in parte anche oggi. Ma il dato più positivo, naturalmente, è quello relativo all’indice di guarigione, che sfiora circa il 90 per cento grazie alla diagnosi preventiva. Addirittura il 30-40 per cento dei casi vengono diagnosticati, prima che diventino palpabili, proprio durante le indagini preventive, ecografie e mammografie. L’intervento chirurgico in questi casi è relativamente semplice e attraverso una quadrantectomia e l’asportazione del solo linfonodo “sentinella” risolve il problema”.

Esistono dei fattori di rischio?

Certo. Vi sono fattori di rischio e tratti genetici, tanto che vi sono numerosi centri di ricerca che mirano a individuare l’incidenza genetica nell’insorgere di questo tipo di tumori. Tuttavia va detto con chiarezza che oggi non esistono fattori acclarati che mettono al sicuro dal rischio di sviluppare un carcinoma. Il 60 per cento dei tumori, infatti, si riscontra in donne che formalmente non appartengono a categorie a rischio”.
Dunque è solo la prevenzione a proteggere la donna, oggi. Spieghi in due parole come si applica nel concreto”
“Innanzitutto avendo attenzione e cura di sé stessi. A tutte le età. Ognuno di noi può cogliere un segnale, un “avvertimento”. Poi è necessario attuare un metodo semplice ma efficacissimo. Eccolo: dai 20 anni occorre praticare la tecnica di autopalpazione del seno che può essere spiegata bene sia dal medico di base che dai centri di prevenzione e lotta ai tumori dai 30 anni occorre sottoporsi ad una Ecografia mammaria bilaterale l’anno con la visita senologica dai 40 anni in avanti è necessario sottoporsi annualmente e possibilmente ad una mammografia bilaterale e ad una ecografia mammaria con visita senologica. Entrambe le indagini possibilmente dovrebbero essere fatte contestualmente, in un’ unica seduta. Sono necessarie perché il passaggio di età tra 40 e 50 anni segna una fase particolare della vita di una donna”.